PROGETTO
L’intervento per la realizzazione della Nuova sede della Questura e Prefettura di Pistoia si inserisce nell’ambito del più ampio Piano Particolareggiato di Recupero delle aree ex Breda, site fra il centro storico di Pistoia a nord e la stazione ferroviaria a sud. L’occasione per ridisegnare e riqualificare una importante area urbana, sia per dimensioni che per collocazione, è stata colta pienamente rispondendo oltre ai bisogni abitativi anche alle esigenze della città, inserendo varie funzioni pubbliche tra cui la sede dell’Università, della Biblioteca S. Giorgio, del nuovo Centro Fieristico e naturalmente della Nuova sede della Questura e Prefettura. Anche se l’edificio svolgerà funzioni pubbliche istituzionali, l’intervento è stato realizzato per iniziativa diretta di C.M.S.A. che, dopo l’acquisto dell’area destinata alla realizzazione di opere pubbliche (Edificio per Questura e Polizia Stradale) dal Comune di Pistoia, ha incaricato lo studio Na.. Leggi tutto
PROGETTO
L’intervento per la realizzazione della Nuova sede della Questura e Prefettura di Pistoia si inserisce nell’ambito del più ampio Piano Particolareggiato di Recupero delle aree ex Breda, site fra il centro storico di Pistoia a nord e la stazione ferroviaria a sud. L’occasione per ridisegnare e riqualificare una importante area urbana, sia per dimensioni che per collocazione, è stata colta pienamente rispondendo oltre ai bisogni abitativi anche alle esigenze della città, inserendo varie funzioni pubbliche tra cui la sede dell’Università, della Biblioteca S. Giorgio, del nuovo Centro Fieristico e naturalmente della Nuova sede della Questura e Prefettura. Anche se l’edificio svolgerà funzioni pubbliche istituzionali, l’intervento è stato realizzato per iniziativa diretta di C.M.S.A. che, dopo l’acquisto dell’area destinata alla realizzazione di opere pubbliche (Edificio per Questura e Polizia Stradale) dal Comune di Pistoia, ha incaricato lo studio Natalini Architetti di Firenze della redazione del progetto e della direzione artistica per rispondere in modo adeguato alle attese del luogo ed alle previsioni del piano. L’edificio si configura come un complesso articolato in due elementi attorno ad un cortile aperto verso sud, il primo corpo di fabbrica con andamento ad “L” ha due lati allineati sui fronti stradali, la viabilità pedonale interna detta spina centrale ed una strada di servizio laterale, mentre il secondo corpo di fabbrica, di forma circolare e con corte interna quadrata, è posto tra la spina centrale e l’area pubblica ad est.
La divisione descritta permette di articolare il volume e di avere una distribuzione chiara e semplice di funzioni: la Questura e la Polizia Stradale a nord-ovest (edificio ad “L”) e la Prefettura a nord-est (edificio circolare). I due corpi sono unificati sul prospetto principale antistate la viabilità interna da un portico a doppia altezza parzialmente scoperto. Sul portico si aprono i due accessi principali ai due atrii per il pubblico, mentre per gli addetti sono previsti accessi secondari. Entrambi i due corpi si articolano su quattro piani, quello seminterrato è destinato a garage ed altri servizi, mentre negli altri tre trovano spazio uffici, archivi, alloggi collettivi, di servizio e dei Dirigenti. Per ragioni di sicurezza l’area è recintata sul lato sud e parzialmente sul lato est ed ovest con cancellate metalliche.
LAVORAZIONI
Le facciate dei corpi di fabbrica presentano due tipi di finitura, l’edificio ad “L” è rivestito con mattoni klinker di colore rosso lungo i lati prospicenti la viabilità confinante, mentre ha finitura ad intonaco sui lati che delimitano la piazza interna; l’edificio circolare invece è completamento rivestito con klinker di colore bianco. Tutte le facciate presentano dei ricorsi orizzontali in travertino che, oltre a cingere entrambi gli immobili, per l’edificio circolare diventano elementi frangisole lungo i prospetti nord ed est. I vani scala si caratterizzano per le grandi specchiature in vetro cemento incorniciate da muratura in klinker. E’ opportuno evidenziare che il Klinker per il rivestimento esterno, oltre a conferire preziosità e luminosità alla tessitura, regolare e rigorosa, con le sue ottime proprietà isolanti contribuisce all’isolamento termico dell’edificio insieme al cappotto. Gli infissi sono in alluminio a taglio termico con vetro camera e pvb acustico. Su entrambi i corpi ed in corrispondenza delle facciate esposte a sud sono presenti elementi frangisole metallici inseriti nel vano finestra ed aggettanti rispetto al filo facciata; inoltre a coronamento della copertura dell’edificio circolare è presente una struttura a doppia altezza in carpenteria metallica zincata, che svolge la funzione di frangisole per il piano terzo, arretrato rispetto alla facciata della profondità della terrazza. L’attenzione del progetto al risparmio energetico si è tradotta con l’impiego, dove possibile, di fonti di energia rinnovabili, ecco che sulla copertura dell’immobile ad “L” sono stati installati pannelli solari per la produzione dell’acqua calda sanitaria.
Poiché le destinazioni d’uso perviste conferiscono all’edificio importanza strategica, secondo le nuove “Norme Tecniche per le costruzioni” D.M. 14/2008, la costruzione deve avere una vita nominale di 100 anni e classe d’uso IV, pertanto le azioni sismiche con cui è stata condotta la verifica dinamica presentano valori elevati. Proprio per rispondere alle esigenze strutturali e per garantire la massima flessibilità degli spazi fruibili, è stato scelto di realizzare una struttura interamente gettata in opera, dove il solaio tradizionale è stato sostituito con solette piene in calcestruzzo con armatura bidirezionale e le partizioni verticali esterne sono realizzate con setti verticali in calcestruzzo armato. Il risultato finale è stato quindi una grande scatola interamente in calcestruzzo armato di ridotto spessore, con all’interno una maglia sufficientemente libera da pilastri od altri elementi verticali, fatta eccezione per i nuclei scale ed ascensori. Data la particolare natura della struttura, per accelerare le fasi realizzative è stata attuata una “industrializzazione in cantiere”, ovvero per i solai sono state impiegate barre di armatura pre-assemblate in stabilimento a formare rotoli (tipo bamtec): la rapidità di montaggio e di getto hanno consentito tempi di esecuzione estremamente contenuti.
IL CANTIERE
In generale il cantiere è stato organizzato, per ragioni di sicurezza e di sviluppo delle opere, rivolgendo particolare attenzione alle interferenze del contesto operativo, costantemente monitorate nel corso dei lavori, là dove non è stato possibile eliminarle. La prima fase del cantiere è stata caratterizzata dalla bonifica ambientale del terreno, successivamente si è proceduto allo scavo per la realizzazione dei locali tecnici e del piano seminterrato destinato ad autorimessa ed altri servizi. La logistica e l’organizzazione del cantiere hanno visto lo stoccaggio del materiale nell’area a sud dello stesso, con trasferimento tramite appositi mezzi e personale dedicato, la movimentazione e tiro al piano tramite due gru, oltre ad un sistema di ponti di carico interconnessi ed integrati ai ponteggi di tipo tradizionale.
Come area di cantiere, vista la posizione baricentrica della gru a torre con braccio da 70 metri, è stata impiegata anche la copertura dell’autorimessa, progettata per assolvere tale funzione. Interessante durante la fase realizzativa del cemento armato di facciata è stato l’impiego di piattaforme rampanti a mensola, che ancorandosi alla struttura già eseguita e hanno consentito di lavorare in sicurezza, durante la fase di casseratura della struttura del piano superiore, limitando l’utilizzo dei ponteggi esterni durante la realizzazione delle opere strutturali. In considerazione della articolazione delle fasi per la realizzazione del rivestimento di facciata e la posa dell’isolante è stato necessario montare i ponteggi tradizionali lungo tutti i prospetti del fabbricato.
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